MOCA: imballaggi attivi e intelligenti
L’industria dei Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti (MOCA) è un settore particolarmente vocato all’innovazione tecnologica. Gli imballaggi cosiddetti “attivi” e “intelligenti” consentono interessanti applicazioni nel packaging alimentare che favoriscono un sostanziale incremento della vita commerciale degli alimenti confezionati.
Il Regolamento (CE) 450/2009 definisce le norme specifiche per i materiali e oggetti attivi e intelligenti in aggiunta alle norme generali del Regolamento (CE) n. 1935/2004 per garantirne l’impiego in condizioni di sicurezza.
Secondo la normativa: “per materiali e oggetti attivi si intendono materiali e oggetti destinati a prolungare la conservabilità o mantenere o migliorare le condizioni dei prodotti alimentari imballati. Essi sono concepiti in modo da incorporare deliberatamente componenti che rilasciano sostanze nel prodotto alimentare imballato o nel suo ambiente, o le assorbono dagli stessi” mentre “per materiali e oggetti intelligenti si intendono materiali e oggetti che controllano le condizioni del prodotto alimentare imballato o del suo ambiente”
Studi recenti su prodotti da forno ad alta umidità, come basi pizza precotte, buns, pane in cassetta, ecc.,hanno dimostrato che l’utilizzo di imballaggi attivi come gli assorbitori di ossigeno (scavengers) inibisce lo sviluppo della microflora aerobia e riduce l’ossidazione dei grassi, evitandone l’irrancidimento.
Per il confezionamento possono essere anche impiegati dei film plastici incapsulati con sostanze ad azione antimicrobica, in grado di essere rilasciate gradualmente senza alterare le caratteristiche organolettiche e sensoriali del prodotto. Una delle sostanze incapsulate più utilizzate è l’etanolo che consente di rallentare o bloccare la proliferazione di muffe consentendo di prolungare significativamente la shelf life rispetto alle confezioni realizzate con packaging tradizionale.
Nel settore dell’uva da tavola l’utilizzo di un imballaggio attivo costituito da PET rivestito con nano-materiali lamellari ionici bidimensionali (Layered Double Hydroxides – LDH) in grado di legarsi ad un compostodall’azione antimicrobica. Il nanocoating è responsabile del miglioramento della shelf life dell’uva confezionata, promuovendo una riduzione significativa dei miceti (lieviti e muffe), principali responsabili della sua alterazione.
Nel settore dei salumi invece il confezionamento con specifici film plastici, in grado di rilasciare una combinazione di estratto di tè verde e olio essenziale di origano, è in grado di migliorare la conservabilità di prosciutto cotto in fette, in quanto, a parità di condizioni, la carica totale di batteri lattici alteranti risulta di due cicli logaritmici inferiori, rispetto allo stesso prodotto confezionato con packaging convenzionale.
Imballaggi attivi come gli indicatori e/o sensori, che comunicano la presenza o l’assenza di una sostanza, sono sensibili alle reazioni tra sostanze diverse o alla variazione della concentrazione di una particolare sostanza.
Nel settore ittico è stato sviluppato un sensore che varia il proprio colore quando il prodotto ittico confezionato perde i requisiti di freschezza, e di conseguenza l’idoneità al consumo. La variazione cromatica dell’indicatoredipende dai valori di acidità (pH) che tendono a cambiare in funzione della proliferazione di batteri, tra cui Enterobacteriaceae ed altri agenti alteranti, e della conseguente produzione di sostanze maleodoranti (ammine) e il rammolimento del tessuto muscolare causato dall’azione proteolitica delle decarbossilasi batteriche.
Per i prodotti ortofrutticoli è stato messo a punto un sensore che reagisce con gli aromi emessi dalla frutta in maturazione, comunicando al consumatore le caratteristiche organolettiche che ci si deve aspettare. Il sensore, infatti, all’inizio della vita commerciale del prodotto si tinge di rosso, indicando che il frutto è croccante, ma man mano che i giorni passano, e con essi varia anche il grado di maturazione, diventa poi arancione (indicando una consistenza soda) ed infine al giallo, che comunica il completamento del processo, e quindi la succosità del frutto.
Gli imballaggi attivi e intelligenti rappresentano insomma una soluzione chiave per il miglioramento della conservabilità di un’ampia gamma di prodotti alimentari e per favorire la riduzione dello spreco alimentare.