Fase 2: riapertura e gestione della Sicurezza nelle attività commerciali e produttive

Fase 2: riapertura e gestione della Sicurezza nelle attività commerciali e produttive

In questi giorni riceviamo sempre più spesso chiamate da aziende assistite che chiedono indicazioni e supporto per la riapertura.

Come ha annunciato il Presidente del Consiglio, a partire dal prossimo 4 maggio, sarà avviata una graduale riapertura delle attività.

Nella cosiddetta “fase 2” le attività commerciali, artigianali ed industriali che sono state sottoposte al lockdown apriranno gradualmente, a patto che siano in grado di una corretta gestione del Rischio Biologico oltre che il possesso di dimostrare alcuni prerequisiti.

In attesa che, nei prossimi giorni, siano messe a punto le regole definitive, le aziende si pongono domande come:

Quali procedure devono essere seguite?  In che modo bisognerà definire le procedure di gestione? Chi può effettuare la sanificazione? Sono previste delle agevolazioni per lo svolgimento di queste attività straordinarie di pulizia e sanificazione? Sono obbligato a contattare delle aziende specializzate per la sanificazione? Ogni quanto devo sanificare?…ma senza dilungarci troppo è arrivato il momento di dare alcune risposte.

Al momento l’unico punto fermo riguardo la sanificazione degli ambienti è il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoroemanato in attuazione della misura, contenuta all’articolo 1, comma primo, numero 9), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 marzo 2020.

Per incentivare tali operazioni, il decreto “Cura Italia” prevede un bonus, sotto forma di credito d’imposta, pari alla metà della spesa sostenuta e documentata per un massimo di 20 mila euro nel corso dell’anno per ciascun beneficiario.

L’obiettivo, del Protocollo condiviso di regolamentazione, è fornire indicazioni operative finalizzate a incrementare, negli ambienti di lavoro non sanitari, l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare l’epidemia di COVID-19.

Le imprese dovranno adottare il Protocollo condiviso di regolamentazione all’interno dei propri luoghi di lavoro e applicare le ulteriori misure di precauzione elencate nello stesso – da integrare, eventualmente, con altre equivalenti o più incisive secondo le peculiarità della propria organizzazione, per tutelare la salute delle persone presenti all’interno dell’azienda e garantire la salubrità dell’ambiente di lavoro.

La prosecuzione delle attività produttive può infatti avvenire solo in presenza di condizioni che assicurino ai lavoratori adeguati livelli di protezione.

Ma vediamo nello specifico cosa prevede il Protocollo condiviso di regolamentazione con riferimento alla:

PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA

  • l’azienda assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago
  • nel caso di presenza di una persona con COVID-19 all’interno dei locali aziendali, si procede alla pulizia e sanificazione dei suddetti secondo le disposizioni della Circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione*
    * (“In stanze, uffici pubblici, mezzi di trasporto, scuole e altri ambienti non sanitari dove abbiano soggiornato casi confermati di COVID-19 prima di essere stati ospedalizzati verranno applicate le misure di pulizia di seguito riportate. A causa della possibile sopravvivenza del virus nell’ambiente per diverso tempo, i luoghi e le aree potenzialmente contaminati da SARS-CoV-2 devono essere sottoposti a completa pulizia con acqua e detergenti comuni prima di essere nuovamente utilizzati. Per la decontaminazione, si raccomanda l’uso di ipoclorito di sodio 0,1% dopo pulizia. Per le superfici che possono essere danneggiate dall’ipoclorito di sodio, utilizzare etanolo al 70% dopo pulizia con un detergente neutro. Durante le operazioni di pulizia con prodotti chimici, assicurare la ventilazione degli ambienti. Tutte le operazioni di pulizia devono essere condotte da personale che indossa DPI (filtrante respiratorio FFP2 o FFP3, protezione facciale, guanti monouso, camice monouso impermeabile a maniche lunghe, e seguire le misure indicate per la rimozione in sicurezza dei DPI (svestizione). Dopo l’uso, i DPI monouso vanno smaltiti come materiale potenzialmente infetto. Vanno pulite con particolare attenzione tutte le superfici toccate di frequente, quali superfici di muri, porte e finestre, superfici dei servizi igienici e sanitari. La biancheria da letto, le tende e altri materiali di tessuto devono essere sottoposti a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90°C e detergente. Qualora non sia possibile il lavaggio a 90°C per le caratteristiche del tessuto, addizionare il ciclo di lavaggio con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio).
  • occorre garantire la pulizia a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi;
  • l’azienda, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute secondo le modalità ritenute più opportune, può organizzare interventi particolari/periodici di pulizia ricorrendo agli ammortizzatori sociali (anche in deroga).

Al riguardo si ritiene utile riportare una definizione degli interventi previsti dal Protocollo che possono più efficacemente orientare alle attività necessarie:

  • Pulizia: insieme di operazioni che occorre praticare per rimuovere lo “sporco visibile” di qualsiasi natura (polvere, grasso, liquidi, materiale organico…) da qualsiasi tipo di ambiente, superficie, macchinario ecc. La pulizia si ottiene con la rimozione manuale o meccanica dello sporco. La pulizia è un’operazione preliminare ed è indispensabile ai fini delle successive fasi di sanificazione e disinfezione.
  • Sanificazione: è un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi batterio ed agente contaminante che con le comuni pulizie non si riescono a rimuovere. La sanificazione si attua – avvalendosi di prodotti chimici detergenti (detersione) – per riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali che dipendono dalla destinazione d’uso degli ambienti interessati. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia. La Circolare del Ministero della Salute n. 5443 del 22 febbraio 2020 specifica che la “Pulizia di ambienti non sanitari”, consiste nella pulizia eseguita con acqua e detergenti ordinari, seguita dalla decontaminazione con ipoclorito di sodio 0,1%, etanolo 70% o processi analoghi.
  • Disinfezione: consiste nell’applicazione di agenti disinfettanti, quasi sempre di natura chimica o fisica (calore), che sono in grado di ridurre, tramite la distruzione o l’inattivazione, il carico microbiologico presente su oggetti e superfici da trattare. La disinfezione deve essere preceduta dalla pulizia per evitare che residui di sporco possano comprometterne l’efficacia. La disinfezione consente di distruggere i microrganismi patogeni.

Inoltre, è obbligatorio che le persone presenti in azienda adottino tutte le precauzioni igieniche, in particolare per le mani:

  • l’azienda deve mettere a disposizione idonei mezzi detergenti per le mani
  • è raccomandata la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone

Si raccomanda pertanto di posizionare appositi distributori di gel alcolici con una concentrazione di alcol al 60-85%, all’ingresso dei luoghi di lavori e nei pressi dell’attività produttiva.

L’adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione individuale indicati nel Protocollo di Regolamentazione è fondamentale e, vista l’attuale situazione di emergenza, è evidentemente legata alla disponibilità in commercio.

Per questi motivi:

  1. le mascherine dovranno essere utilizzate in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità.
  2. data la situazione di emergenza, in caso di difficoltà di approvvigionamento e alla sola finalità di evitare la diffusione del virus, potranno essere utilizzate mascherine la cui tipologia corrisponda alle indicazioni dall’autorità sanitaria
  3. è favorita la preparazione da parte dell’azienda del liquido detergente secondo le indicazioni dell’OMS (https://www.who.int/gpsc/5may/Guide_to_Local_Production.pdf)

Qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative è comunque necessario l’uso delle mascherine, e altri dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

Le misure preventive quali l’igiene delle mani, l’igiene respiratoria e il distanziamento sociale, devono essere pubblicizzate tramite appositi materiali informativi esposti in tutti i locali e servizi igienici

 

Per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza anti-contagio lo Studio Santoro mette a disposizione la propria consulenza per l’implementazione e la validazione di procedure interne di sanificazione.

 

Per informazioni contatta una delle nostre sedi.